Il condominio – nel quale talune unità immobiliari sono di proprietà del Comune e sono gestite da una società per conto di quest’ultimo – può usufruire del superbonus per i lavori eseguiti sulle parti comuni dell’edificio condominiale, a condizione che la società fornisca la documentazione attestante la sussistenza delle condizioni necessarie per la qualificazione della società “in house providing”. In assenza di tale documentazione, l’ente non potrà essere qualificato tra i soggetti di cui ai sensi del co. 9, lett. c) dell’art. 119 del decreto Rilancio.